
Un festival che in nove edizioni ha saputo unire persone e territori grazie a un denominatore comune: le birre artigianali, diventando un appuntamento fisso a Palermo. Dal 12 al 15 giugno torna Beer Bubbles, un evento che promuove e valorizza le eccellenze agroalimentari, brassicole ed enogastronomiche di tutta l’Italia, ma che è diventato soprattutto una vera comunità, fatta di donne e uomini che hanno scelto di raccontarsi e di raccontare il proprio territorio attraverso questo prodotto artigianale. Quest’anno la festa di Beer Bubbles si svolgerà in uno dei luoghi più noti di Palermo, davanti al Teatro Politeama, tra Piazza Castelnuovo e Piazza Ruggero Settimo. Utopìa, che organizza Beer Bubbles, trasformerà piazza Politeama, tra allestimenti e musica, in uno spazio che ci farà rivivere gli anni Novanta, il tema scelto per questa edizione.
Quest’anno Beer Bubbles ha il sostegno dell’Assessorato Attività Produttive, Turismo ed Agricoltura della Regione Siciliana, del Comune di Palermo, la Città Metropolitana e la collaborazione dell’Esa, Ente di Sviluppo Agricolo. Tante le novità e le collaborazioni, come quella con il Comune di Castelbuono, il Comune di Valledolmo, il Gal delle Madonie e Cna Palermo, ma anche Idimed (Istituto della dieta mediterranea) e l’Associazione dei Cuochi di Sicilia. I numeri: 150 birre artigianali, più di 10.000 litri di birra, street food e oltre 50 prodotti agroalimentari. Durante le giornate si alterneranno talk tematici, cooking show e, la sera, dj set radiofonici. Un’edizione carica di contenuti e di cibi e abbinamenti da scoprire.

«Saison, Blanche, Weizen, Stout, IPA, APA, sono solo alcune tipologie di birra – dice l’organizzatore Maurilio Cassata – ma Beer Bubbles non è solo per cultori e appassionati della birra artigianale, è un festival aperto a tutti coloro che vogliono approcciare questo mondo per la prima volta! Sappiamo che può sembrare complicato nuotare nel mare di stili, ma i birrai che partecipano al festival non vedono l’ora di farvi conoscere il loro oceano craft. E insieme a loro ci saranno decine di produttori agroalimentari: dai mieli ai formaggi, dagli oli ai distillati. La Sicilia agroalimentare e brassicola, per 4 giorni, si confronta con il resto d’Italia, per far conoscere ai partecipanti le novità e le innovazioni del settore».
«Occorre sostenere la filiera del settore della birra artigianale – afferma l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo – con strumenti concreti, promuovendo percorsi strutturati e duraturi e tanta formazione. In Sicilia il comparto è in crescita e ci sono già eccellenze, ma si può fare di più: l’utilizzo dei malti siciliani, ad esempio, permetterebbe di ridurre di almeno il 7% il costo della birra. Un obiettivo possibile, se si investisse nella realizzazione di una malteria regionale, un progetto che avrebbe un impatto positivo anche sul comparto agricolo e sull’intera economia circolare». Secondo l’assessore, «il Festival Beer Bubbles cresce di anno in anno, diventando punto di riferimento per il settore brassicolo del Sud Italia».
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