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No agli sprechi, lo chef tristellato Massimo Bottura nominato “Ambasciatore Onu di buona volontà”
29 Set 2020 05:00

Il 29 settembre 2020, nella prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, l’Onu ha nominato lo chef tristellato Massimo Bottura come Goodwill Ambassador nell’ambito del Programma Unep per l’ambiente.

Massimo Bottura “Ambasciatore di buona volontà”

Nuovo importante riconoscimento per Massimo Bottura. Questa volta arriva da Nairobi. Dopo il Compasso d’Oro per il progetto sociale no profit contro lo spreco alimentare e l’isolamento sociale “Food For Soul” fondato con la moglie Lara Gilmore, arriva anche la nomina di “Ambasciatore di buona volontà”.

La giornata internazionale vuole focalizzare l’attenzione sul tema dello speco di cibo. Per far fronte a questo problema, lo chef modenese ha istituito refettori in giro per il mondo. Da Milano, a Rio de Janeiro, in Messico e Parigi, l’ultimo nato a Lima in Perù. E oggi l’Unep lo ha premiato per il lavoro svolto con “Food For Soul”.

“Se riusciamo a utilizzare tutti gli ingredienti al massimo potenziale, ridurremo la quantità di rifiuti che stiamo creando e faremo acquisti in modo più efficiente”, dice Bottura. “Nel mio ruolo di ambasciatore dell’UNEP, lotterò per ridurre questa vergogna globale”.

Lo spreco di cibo

Mangiare è più che mai un atto etico. Lo spreco alimentare contribuisce alla crisi climatica e delle biodiversità. Intanto ogni anno circa 800 milioni di persone patiscono la fame. Secondo quanto si stima, viene perso un terzo di tutto il cibo prodotto sul pianta, pari circa a 1,3 miliardi di tonnellate. Da qui è nata la provocazione di un altro rinomato chef italiano, Carlo Cracco, con lo “scherzo” fatto ai suoi clienti. 

Secondo gli studi, inoltre, dal 14 al 40% del cibo si spreca ancora prima di essere messo in commercio, per problemi logistici e nella catena del freddo. L’impatto a livello ambientale è fortissimo. Ne deriva infatti l’8% delle emissioni responsabili dell’effetto serra e una perdita di acqua pari a tre volta il lago Lemano.

“Non c’è spazio per la perdita e lo spreco di cibo, soprattutto perché milioni di persone in tutto il mondo soffrono la fame”, ha affermato Inger Andersen, Direttore esecutivo dell’Unep.

L’emergenza sanitaria da coronavirus ha aggravato la crisi. Con la pandemia ci si è resi conto della necessità di migliorare i propri stili di vita per ritrovare un equilibrio con la natura. Per ottenere un cambiamento radicale ed efficace, però, la rivoluzione deve partire da casa. Dalle cucine di tutti. In quest’ottica, il riconoscimento dato a Bottura, contribuisce a sensibilizzare contro lo spreco. 

Food For Soul

Massimo Bottura e la moglie Lara Gilmore, grazie a Food for Soul, hanno fatto molto contro lo spreco alimentare. Attraverso i refettori sparsi per il mondo, ben 125 tonnellate di cibo sono state trasformate in mezzo milione di pasti per i più bisognosi.

“Ho avuto la fortuna di vivere la vita che avevo sempre sognato, probabilmente perché ho deciso di fare ciò che amavo”, commenta Bottura. “C’è stato un momento nel quale ho realizzato che il cuoco dovesse fare un passo indietro perché la rivoluzione tecnica era sufficientemente compiuta da non meritare ulteriore concentrazione di energie, e attraverso la cultura dovesse rappresentare qualcosa in più della somma delle sue ricette. Dopo aver ricevuto tanto forse tutto dalla vita ho sentito il bisogno di restituire. Di condividere col mondo la mia visione del significato di ‘Nutrire di Pianeta’. È nato così Food for Soul, strumento col quale siamo in prima linea nella lotta allo spreco alimentare e all’isolamento sociale, è nato il Tortellante, col quale anziani e ragazzi diversamente abili trovano il loro posto da protagonisti nella società, ed è nato KQuarantine, dove ogni sera per 75 serate abbiamo condiviso senza filtri la nostra vita famigliare. Ogni sera isolati nel nostro appartamento condividevamo col mondo la gioia e i valori più profondi della cucina, mentre i volontari dei nostri refettori preparavano migliaia di pasti al giorno per i più fragili. Penso che oggi il Mondo abbia compreso il valore di questa Rivoluzione Umanistica, che sono sicuro unirà le menti e le anime più sensibili del Pianeta. Ringrazio le Nazioni Unite per questa incredibile opportunità e farò di tutto per continuare su questa strada perché come diceva J. Beuys ‘La Rivoluzione siamo Noi’”.

Immagini dalla pagina Facebook Massimo Bottura – Osteria Francescana

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