

Nel cuore di Palermo, ai Quattro Canti, ha preso vita un omaggio potente e simbolico: un’opera in ceramica di quattro metri quadrati, realizzata su pietra lavica maiolicata, che la Sicilia dedica all’Expo di Osaka 2025.
L’anteprima dell’opera monumentale collettiva realizzata da 12 ceramisti siciliani è avvenuta ai Quattro Canti di Palermo durante una cerimonia pubblica in collaborazione con la Città di Palermo alla presenza dell’assessore della Giunta Municipale Giuliano Forzinetti.

Il progetto celebra la pace con il contributo di 12 artisti e ceramisti in rappresentanza delle culture ceramiche dell’intera isola e, allo stesso tempo, lancia un messaggio di pace e collaborazione, creando un ponte tra la Sicilia e il Giappone.
L’opera, infatti, fa parte di un dittico artistico che sarà completato dall’opera “Grani di Pace”, in programma al Padiglione Italia dell’Expo di Osaka dal 7 al 14 giugno 2025. Insieme le due opere costruiscono un ponte culturale tra la Sicilia e il Giappone, fondato sull’arte, sull’identità e sull’impegno per la pace.
Firmata da ilMade in Sicily, il progetto di Giovanni Callea e Davide Morici, l’opera è stata realizzata con la supervisione artistica del Maestro Domenico Boscia ed il contributo di 12 artisti e ceramisti siciliani.
“Un tocco di pace è un sogno collettivo che lancia un messaggio di pace e di amicizia dalla Sicilia al mondo, ma anche nella Sicilia stessa grazie al coinvolgimento di 12 maestranze provenienti da ogni angolo dell’Isola. L’opera avrà una gemella ad Osaka al padiglione Italia a giugno –raccontano Giovanni Callea e Davide Morici e proseguono – Un tocco di pace è il nostro messaggio al mondo ed abbiamo voluto partisse dal luogo più simbolico e rappresentativo della città.”
“Si tratta di un evento storico dopo 500 anni artisti ed artigiani della ceramica da tutta la sicilia lavorano nuovamente insieme per un progetto collettivo e straordinario” ha aggiunto il maestro ceramista Domenico Boscia.
“Palermo si collega ad Osaka, due grandi Isole, la Sicilia ed il Giappone unite dall’arte. L’opera di oggi, dal forte valore simbolico, rappresenta l’unione di diverse città, diversi artigiani, che ringraziamo per il lavoro svolto e per portare in altro la nostra terra” ha commentato l’assessore Giuliano Forzinetti.
Molto più che di una semplice opera si tratta, in realtà, di un vero viaggio nella cultura siciliana: tecniche diverse si intrecciano, dalla fusione del vetro agli innesti di argilla cruda e terracotta, fino alla finitura in vero oro zecchino che ricopre oltre un metro quadrato della superficie. Con una citazione alla tecnica giapponese del kintsugi, in omaggio al paese ospitante l’Expo 2025.
L’evento è in collaborazione con il Comune di Palermo e con il patrocinio dei Comuni di Monreale, Sciacca, Collesano, Motta d’Affermo, Santo Stefano di Camastra, Città Siciliane della Ceramica.
Questi gli artisti che hanno dato il loro contributo alla realizzazione dell’opera:
Anna Bacino, Maria Concetta D’Anna e Rita Manzullo – La Bottega di Ceramica La Gioiosa di Burgio; Franco Volpe, Sciacca (AG); Veronica Mancuso, Palermo; Stefano Anguzza, Caltagirone e Gran Michele (CT); Nicolò Giuliano, Monreale (PA); Filippo Lardizzone e Sara Todaro, Santo Stefano di Camastra (ME); Joe Manganello, Collesano (PA). Ha partecipato al progetto anche l’artista contemporaneo, maestro Gaetano Barbarotto.

Dopo la presentazione, l’opera è stata esposta a Palazzo Riso di Palermo e resterà fruibile per i visitatori fino all’inizio dei lavori di ristrutturazione del museo.
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