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Temi di Terra a Caiazzo, tra cucina autentica e vini di territorio
14 Nov 2019 10:30

Esistono posti che fanno della loro complessa semplicità la loro indole e forza; posti nei quali desinare non significa esclusivamente gustare la cucina, ma sintonizzarsi con l’animo più profondo dei titolari. E l’Agriturismo Temi di Terra di Mimmo Testa a Caiazzo è, di certo, uno di quei luoghi da appuntare sulla propria Moleskine e da visitare quando ci si trova in quelle zone, o comunque, è uno di quei “sani” agriturismi che meritano il viaggio e la sosta, per chiunque abbia occhi per comprendere la valenza di un luogo non luogo. Non è infatti uno dei tanti ristori dall’identità non ben definita ricondotti genericamente all’accezione di “agriturismo”, ma è un ambiente rispettoso della ruralità contemporanea: un vigneto, un orto assolutamente naturale, qualche tavolo e poche stanze appena ristrutturate e dotate di comfort che fanno da cornice a complementi di arredo “vintage”.

La cucina attinge a piene mani dal “giardino” di casa, e dalle doti innate della madre di Mimmo che, ormai in pensione, ha ritrovato questa sua profonda passione. E per rendersene conto è sufficiente osservarla sin dalle prime ore del mattino, intenta a scegliere i migliori frutti dell’orto, oppure vederla rientrare di corsa per dedicarsi ai fornelli in preda ad una qualche ispirazione. La sua è una mano dal forte imprinting tradizionale e dal cuore orgogliosamente casertano, capace di fondere armonicamente l’indiscussa qualità di una materia prima appena raccolta, gli ingredienti di piccoli agricoltori locali e moderate contaminazioni di stampo “italiano”. I suoi piatti parlano di passione, di cultura enogastronomica locale, di consuetudini di un tempo, sempre sorprendentemente centrati nel gusto, senza né fronzoli né inutili fanatismi. Perché una cucina di casa nella sua accezione più nobile è davvero un’alchimia, figlia dell’ingegno casalingo delle massaie di un tempo.

Vedendola all’opera, si coglie appieno il suo rapporto viscerale con pentole e mestoli; ascoltandola mentre descrive le ricette, si intuisce la sua “non improvvisazione” in cucina, che rimane infatti il suo regno. E se questo è vero, è vero anche che l’agriturismo è una continua, piacevole scoperta: il design minimalista si arricchisce delle creazioni di Mimmo, abile nel donare una seconda vita a utensili agricoli recuperati tra campagne circostanti, macchine da lavoro di inizio Novecento e vecchi torchi. Questi ultimi, sistemati in bella mostra tra i filari delle vigne, testimoniano la tradizione vitivinicola di famiglia avviata dal nonno e ora portata avanti dai genitori che, in collaborazione con un agronomo, hanno deciso di valorizzare il ricco patrimonio di alcuni vitigni autoctoni, tra cui il Pallagrello, la Camaiola (o Barbera del Sannio) o il Casavecchia.

Pochissime le bottiglie prodotte (1500) a ricordo della storia di famiglia che, ancora oggi, coinvolge il padre di Mimmo che, sin da piccolo, era affascinato da uva e mosti. Non esiste un menu, ma a scandire i tempi e le scelte in cucina, sono semplicemente l’orto e la fantasia della cuoca che, in stagione, ripropone alcuni dei suoi “piatti forti” come la parmigiana, la zuppa di talli e patate, i peperoni imbottiti, la pasta con poker di pomodorini, il pancotto, la panzanella, la frittata alle erbe aromatiche… e chi più ne ha, più ne metta.

La calda ospitalità dei proprietari fa dimenticare, tanto all’avventore quanto al cliente abituale, di non essere a casa propria. Forse perché bastano poche ore e una chiacchierata conviviale a far sentire gli ospiti come “uno di famiglia”. E come di consueto, ogni pasto termina con un ottimo dolce della casa, gustato a tavola con i titolari.

CREDITS: Foto di Mimmo Testa

www.temiditerra.it
Via Pozzillo II, 81013 Caiazzo CE
Tel. +39 331 445 1334

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