Svolta in ottica green per la cipolla bianca di Margherita Igp. La regione Puglia finanzia il progetto di Cipomar per ottimizzare e migliorare la produzione.
Svolta green per la cipolla bianca di Margherita Igp
Un progetto ambizioso ma in linea con gli ultimi trend dell’agricoltura. Anche la cipolla bianca di Margherita Igp si muove verso scelte green per quanto riguarda la produzione. Con l’interno di migliorarla e ottimizzarla, infatti, nasce il progetto di Cipomar.
Accanto alla regione Puglia che si occupa dei finanziamenti, partecipano al progetto anche il Consorzio della cipolla bianca di Margherita Igp, l’Università di Foggia, e alcune aziende di produzione locali.
“In primo luogo si sono scelte delle zone da destinare alla sperimentazione – spiega Giuseppe Castiglione, presidente del Consorzio – per ottenere sementi selezionate per ciascun ecotipo, identificare le condizioni più efficaci di semina in serra e successivo trapianto, calibrare e validare i modelli relativi alla fenologia e alle malattie per la specificità del prodotto, verificare l’utilizzo di un cantiere meccanizzato per la raccolta delle cipolle in pieno campo e ottimizzarne l’asciugatura forzata fuori campo in condizioni controllate”.
La riduzione dell’impatto ambientale e la ricaduta economica positiva delle pratiche innovative saranno i parametri di valutazione per la svolta green. Si punta infatti alla riduzione degli scarti grazie all’utilizzo di input produttivi sostenibili che abbiano risultati sul territorio.
“Da questa operazione – continua Castiglione – ci si aspetta che la produzione della coltura aumenti in quantità, riducendo notevolmente la quota di prodotto che oggi non raggiunge gli standard qualitativi ottimali e che finisce tra gli scarti. E questo significa riduzione dei costi di produzione e aumento dei ricavi per i produttori e i confezionatori della filiera della nostra cipolla Igp”.
Immagini dalla pagina Facebook del Consorzio
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