
Il marketing del made in Sicily nell’agroalimentare prende il volto dell’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo della Regione Siciliana, che a Expocook Roma 2025 ha allestito un intero stand destinato alla promozione delle eccellenze del gusto dell’Isola. «Questo – spiega il commissario straordinario dell’Esa, Carlo Domenico Turriciano – è un anno molto importante per la Sicilia, dato che siamo la regione gastronomica europea 2025. La promozione dei prodotti siciliani è fondamentale in questo momento e l’Ente di sviluppo agricolo non poteva non essere presente a questo importante evento romano, per contribuire a fare conoscere i prodotti tipici siciliani, le prelibatezze come l’olio, il grano il vino, le arance, i mandarini, il pistacchio, le mandorle, la birra».
Nello stand curato dal dirigente dell’Esa Giuseppe Greco, una quarantina di aziende di grande qualità, tutte a produzione biologica, hanno conquistato il favore dei visitatori, grazie anche a una serie di iniziative come i cooking-show, la degustazione di birra abbinata ai prodotti della terra e del mare, la preparazione di una cassata siciliana di dimensioni gigantesche, che è stata curata dal pastry chef di Oscar Palermo, Giovanni Catalano, coadiuvato dal direttore della pasticceria, Gaetano Franchina.

«Abbiamo voluto dare spazio – continua Turriciano – alla creazione di quelle che io chiamo opere d’arte gastronomiche, quelle che esaltano il sapore della Sicilia. Penso ad esempio alla cassata siciliana, ma anche al cannolo, alla pasta di mandorla, alla pasta prodotta con la farina dei grani antichi oppure alla birra artigianale. Tutti prodotti che fanno della Sicilia una vera potenza agroalimentare».
«Il titolo di regione gastronomica europea del 2025 – interviene il direttore generale dell’Esa, Mario Candore – è un ulteriore suggello a un comune modo di sentire e mi riferisco all’idea che la cucina siciliana sia una delle migliori cucine al mondo, se non la migliore. La nostra cucina deriva da una miscellanea di tradizioni e di culture culinarie che ciascuna dominazione ha portato nell’Isola. La Sicilia deve sfruttare al meglio il riconoscimento i regione gastronomica 2025, da un lato con iniziative promozionali come questo stand Esa, dall’altro con una serie di attività di sostegno all’attività agricola che sta dietro il prodotto finale».
Il traguardo finale, nella vision dell’Ente di sviluppo agricolo della Regione Siciliana, è quello dell’identificazione sui mercati anche con marchi e certificazioni di qualità. «La nostra produzione – chiarisce Candore – è universalmente riconosciuta e riconoscibile, ma deve godere anche di adeguate attestazioni. Dobbiamo lavorare per raggiungere la fascia dei consumatori medio alta, ovvero coloro che non guardano al prezzo ma alla qualità. L’Esa può impegnarsi per aiutare il mondo produttivo siciliana ad ottenere le certificazioni di qualità».
Lascia un commento