La cucina tradizionale italiana si apre al Kimchi, il super food coreano considerato tra i cinque cibi più salutari al mondo. Recenti studi, inoltre, lo indicano come ricco di proprietà antivirali. L’Istituto Culturale Coreano propone quindi di imparare a preparare in Kimchi nelle cucine italiane.
Kimchi, il super food coreano entra nelle ricette tradizionali italiane
Ogni regione è molto gelosa delle proprie tradizioni culinarie. Ciononostante ci si apre sempre di più a nuovi ingredienti e nuove preparazioni. È quanto successo al Kimchi, il super food coreano che entra sempre di più nelle preparazioni tradizionali italiane, dalle arancine ai calamari ripieni.
L’Istituto Culturale Coreano fa leva sulle proprietà di questo prodotto e propone di imparare a prepararlo nelle cucine italiane. La rivista americana Health infatti indica il Kimchi tra i cinque cibi più salutari al mondo. Inoltre, attualmente, è al centro di numerosi studi per le sue proprietà antivirali. Ecco quindi che anche in Italia si impara a cucinarlo con ogni tipo di verdura. Si va dalle cime di rapa alle melanzane passando per le zucchine.
L’invito dell’Istituto dedicato al simbolo identitario della cultura culinaria coreana parte dal 16 aprile. Si prevedono sei puntate sul canale YouTube dell’Istituto Culturale Coreano con una proposta non solo incentrata sulla versione di preparazione più tradizionale con il cavolo. Nella prima puntata sarà protagonista Costantino della Gherardesca, “ambasciatore culturale” della Corea.
La preparazione del Kimchi
Il Kimchi è un procedimento che ha avuto una codifica internazionale nel 2001, quando la Fao l’ha inserito nel Codex Alimentarius. “Il Kimchi – afferma il direttore dell’Istituto Culturale Coreano Choong Suk Oh – non è solo il piatto più rappresentativo della Corea, ma rappresenta anche un forte momento di coesione sociale nella nostra cultura. Nel 2013 – sottolinea – è stato proprio il Kimjang, il procedimento con cui il Kimchi è prodotto, a diventare Patrimonio Immateriale dell’Unesco”.
Per la sua preparazione “ci vuole – dice la chef Koo Sun Young realizzatrice di video tutorial per conto dell’Istituto – solo molta pazienza, si usa principalmente il cavolo, ma anche melanzane, zucchine, cetriolo, ravanelli bianchi o foglie di tanti altri ortaggi”.
Lascia un commento