Dopo il primo e il bis, il ministero dell’economia approva il Decreto ristori ter e sta lavorando al Decreto ristori quater. Previste misure per 1,4 miliardi di euro in aiuti, bonus e sgravi fiscali.
La seconda ondata di Coronavirus ha portato anche nuove restrizioni per limitare i contagi. Il settore della ristorazione è uno dei più colpiti dagli ultimi Dpcm – che ormai si susseguono con regolare frequenza. Il governo ha già predisposto Decreti Ristori a sostegno delle attività più colpite.
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Decreto Ristori bis
Il Decreto Legge Ristori bis è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 novembre, circa una settimana dopo il Dpcm del 3 novembre, quello che ha deciso la suddivisione dell’Italia in zone di diverso colore (giallo, arancione, rosso) a seconda della gravità dell’emergenza sanitaria, per prevedere un ulteriore stanziamento di risorse e una platea più ampia dei settori colpiti dalle limitazioni.
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Il primo e il secondo Decreto hanno predisposto aiuti contemporaneamente alla chiusura delle attività imposta dal Dpcm a zone. Le somme previste sono arrivate velocemente sui conti correnti di chi ne aveva diritto.
Il calcolo dei contributi è basato su codici Ateco, zone e coefficienti. Oltre agli aiuti, il decreto contiene la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre, la cancellazione della seconda rata Imu, la sospensione dei contributi previdenziali.
Ulteriori misure
I Decreti 3 e 4 prevedono contributi a fondo perduto sul calo di fatturato dei settori colpiti dalle nuove chiusure. In particolare ristoranti, pizzerie, bar, pub, pasticcerie e gelaterie. Inoltre grazie all’ampliamento dei codici Ateco (che identificano ogni attività economica), aumenteranno gli esercizi che riceveranno gli indennizzi.
Il voto che renderà ufficiale un nuovo scostamento di bilancio di 7 miliardi è previsto per la prossima settimana.
Inoltre l’anno prossimo si potrà contare sulla manovra di Bilancio. Il disegno di legge prevede infatti, tra le altre cose, lo stanziamento di 4 miliardi per le attività produttive più colpite dal Coronavirus.
Decreto Ristori 3
Altri aiuti contro la crisi. Il Decreto Ristori ter segue la scia dei precedenti, ma con un più ampio margine. Le novità principali infatti riguarderanno l’inserimento di una serie di codici Ateco finora esclusi. La lista sarà valutata in base ai dati della ragioneria di Stato sugli impatti economici del coronavirus.
Si riserva la precedenza alle aziende danneggiate dall’istituzione della zona rossa e arancione. Sicure anche la sospensione delle scadenze fiscali di novembre e dicembre.
Decreto Ristori 4
Il governo ha varato anche una richiesta di scostamento di bilancio al Parlamento da 8 miliardi che servirà a finanziare a stretto giro un quarto decreto per gli indennizzi alle attività economiche colpite dalle misure restrittive anti-Covid.
Tra novembre e dicembre infatti è atteso un quarto decreto Ristori, per il quale sarà necessario lo scostamento di bilancio che permetterà di recuperare 8 miliardi. L’obiettivo è contenere le perdite dei mesi invernali, dovute al rapido passaggio di alcune regioni nelle zone rosse e arancioni.
Per assegnare i ristori agli imprenditori della ristorazione più colpiti, verrà estesa la base di calcolo del calo di fatturato. L’intenzione è di impiegare strumenti di sostegno più ampi, indennizzando anche i soggetti che non rientrano nei codici Ateco.
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