Il nome unisce “choose” e “eat” e potrebbe diventare di uso comune in breve tempo.
A causa della pandemia causata del Covid-19, è iniziata la ricerca degli strumenti adatti alla ripresa del lavoro in sicurezza, che avverrà nei prossimi mesi.
Chuzeat è un’applicazione creata da Foodea Lab, una startup italiana innovativa e, ironia della sorte, l’emergenza causata dal Coronavirus ne ha bloccato il lancio che era previsto proprio nelle scorse settimane ma forse le misure di sicurezza che verranno imposte ai ristoranti e agli altri locali destinati al servizio di generi alimentari, renderanno necessari tutti gli strumenti tecnologici che saranno in grado di offrire soluzioni pratiche e a basso costo.
Il fatto che l’app non sia nata in tempi brevi, per cavalcare l’onda dell’emergenza, è da sottolineare. Sono serviti ben 2 anni di intenso sviluppo per mettere a punto il progetto che ha il duplice obiettivo di aiutare l’utente a scegliere cosa mangiare quando è fuori casa (nel rispetto della privacy) utilizzando l’intelligenza artificiale e l’auto-apprendimento automatico, e permettere di ordinare dal proprio smartphone direttamente dal tavolo del ristorante. Inoltre Chuzeat ha come fine ultimo quello di aumentare gli introiti dei ristoratori e apportare benefici organizzativi e gestionali nel medio e lungo periodo.
Ma quali sono i punti chiave che l’app offre per aiutare i Ristoratori nella riapertura post-Covid?
Menu digitale: evita che il menu sia maneggiato da clienti diversi
Processo di ordinazione: permette all’utente di ordinare ed effettuare scelte consapevoli, senza intrattenersi con il cameriere
Processo di pagamento: permette all’utente di effettuare pagamenti evitando di recarsi fisicamente alla cassa, di manipolare contanti o strumenti di pagamento (POS)
Ottimizzazione del turnover ai tavoli: per compensare la riduzione dei coperti
Sicurezza: il diffuso sistema dei QR code per identificare il tavolo di un ristorante ha forti limiti perché il codice QR può essere fotografato e usato in modo malevolo. Chuzeat ha brevettato il QuID, un segnatavolo digitale che genera QR code dinamici per lavorare in piena sicurezza!
Gestione delle comande: l’app “parla” real time con gli altri utenti connessi al tavolo (“Luca ha ordinato gli spaghetti”, “li voglio anche io”) e con l’applicazione del ristoratore (“aggiungo una birra”). In questo modo l’esperienza dell’utente è molto dinamica e simile a quella classica. Nonostante ciò, non sommerge la cucina di singole comande, ma l’algoritmo le ottimizza e le raggruppa simulando il lavoro del cameriere.
Tutto questo a fronte di una gestione da parte del ristoratore assolutamente semplificata; Il sistema identifica automaticamente i piatti che contengono allergeni o ingredienti particolari o sono più adatti a determinate diete (vegano, celiaco, etc.).
Per quanto riguarda i costi? Nessun investimento iniziale, nessuna percentuale sui profitti o costi fissi. Sistema pay-per-use proporzionale all’utilizzo reale dell’App.
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