Un grande balzo in avanti per l’export del caffè italiano. Nei primi due mesi della stagione 2020/2021 si registra un aumento del 6,5% per le esportazioni a livello globale, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il giro d’affari è parti a 1,3 milioni di euro. Il dato è reso noto da Host, salone dell’ospitalità professionale (Fieramilano-22 al 26 ottobre 2021), sulla base di dati Istat.
Balzo in avanti per l’export del caffè italiano
Il comparto del caffè italiano cresce in termini di produttività. Il giro d’affari per l’export è pari a 1,3 milioni di euro, mentre nel 2019 è stato di 1,4 milioni. Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale del caffè (Oic) riportati dall’Istituto commercio estero (Ice) ed elaborati da Host, le esportazioni di caffè a livello globale sono aumentate del 6,5% nei primi due mesi della stagione 2020/21 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
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Un comparto con numeri sbalorditivi. Gli addetti ai lavori sono 10.187, secondo le analisi di Unioncamere-Infocamere. Sempre più giovani si avvicinano al mondo del caffè a livello imprenditoriale. Fra le 930 imprese del settore nel 2020, quelle guidate dagli under 40 rappresentano il 6,5% e superano la media nazionale delle aziende manifatturiere giovanili (5,4%).
Una spinta dal Brasile
I Paesi esportatori hanno spedito 20,2 milioni di sacchi da 60 kg, considerando i volumi combinati in ottobre e novembre, rispetto ai 18,9 milioni di sacchi nella stessa fase dell’anno precedente, segnala l’Oic. Il fattore principale alla base dell’ aumento secondo l’Organizzazione Internazionale del caffè si deve all’incremento delle esportazioni dal Brasile, che ha registrato un raccolto record nel 2020.
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Le spedizioni di cereali brasiliani sono infatti aumentate del 23% nel periodo, fino a 8,3 milioni di sacchi. Le esportazioni della “Colombian Milds”, dalla Colombia, sono diminuite del 4,5% nei primi due mesi della stagione 2020/21, mentre le spedizioni di altri Arabica soft sono diminuite del 5%. Le esportazioni di caffè robusta sono diminuite dell’1% nel periodo.
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