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Agronauti, la rete ideata dallo chef Villella per promuovere le eccellenze calabresi
23 Set 2020 07:50

L’unione di artigiani e piccole imprese d’eccellenza agroalimentare in Calabria ha dato vita agli “Agronauti”. Da un’idea dello chef Claudio Villella, patron del ristorante L’Olimpo, una rete per promuovere i prodotti locali e creare un nuovo itinerario di turismo enogastronomico.

La nascita degli Agronauti

agronauti

Lo chef Claudio Villella

Il neologismo “Agronauti” con cui lo chef Villella definisce i suoi produttori, evoca il mito degli Argonauti che vede protagonisti 50 eroi riuniti sotto la guida di Giasone a bordo della nave Argo alla conquista del vello d’oro. Un mito preso in prestito dall’antica Grecia, proprio come il nome del Ristorante l’Olimpo.

Lo chef Claudio Villella, 46 anni e calabrese doc, ha alle spalle importanti esperienze in Piemonte e in Sardegna. Con il suo progetto vuole puntare sulle grandi potenzialità della Calabria come meta di turismo food&wine.

“La mia cucina parla calabrese – spiega Villella -. Nei miei piatti c’è la storia della mia terra, ci sono le sue infinite meraviglie gastronomiche. Le più note e quelle sconosciute. Chi siede alla mia tavola, fa un viaggio nel gusto e nella cultura gastronomica”.

L’idea, ha detto Villella, è quella di mettersi in gioco in una serie di incontri/confronti nel ristorante L’Olimpo di Catanzaro. Si punta a rilanciare il territorio proprio attraverso la sua forza più grande: le eccellenze enologiche e gastronomiche.

La rete che fa squadra

Da Sibari a Catanzaro, sono 16 le realtà che finora si sono riunite a fare squadra, individuando modelli virtuosi di imprenditoria. La lista, però, è destinata ad aumentare. Lo scopo degli Agronauti è far conoscere una rete in divenire e intessuta da più mani, che vuole valorizzare accoglienza, cucina e attrattive. Dall’archeologia allo sport urbano, un nuovo modello di turismo, qualificato e destagionalizzato.

L’unione di queste realtà, insieme alla cucina dello chef, mette in luce, oltre a un ventaglio di qualità, anche produzioni che non ci si aspetterebbe in Calabria. Si va quindi dal vino Cirò allo zafferano, dalla Liquirizia Dop al tartufo del Pollino, fino al riso Carnaroli e alla robiola di latte caprino. Tra questi, diversi i presidi Slow Food, come il caciocavallo di Ciminà e l’olio extravergine Dop Lamezia.

Ad ogni appuntamento, che si terrà presso il ristorante L’Olimpo all’hotel La Perla del Porto della famiglia Rotundo, si alterneranno un agricoltore e un vignaiolo, raccontando la storia e le caratteristiche tecniche e organolettiche dei loro prodotti agricoli, mentre in cucina lo chef Villella penserà a speciali ricette.

Le eccellenze degli Agronauti

Un’occasione di scoperta della Melanzana Lady Violetta de.co. di Longobardi. Non mancano sapori di mare, con piatti a base di tonno alalunga, pesce spatola, gallinella di mare, bottarga di tonno di Vibo Valentia e cernie locali.

I 16 produttori calabresi, riuniti dallo chef Claudio Villella per accompagnarlo in questo viaggio alla scoperta delle migliori materie prime della regione Calabria sono:  la melanzana Lady Violetta e lo Zibbì, il Tartufo del Pollino Sapori di Bosco di Gugliuccello, Cantine Cundari, Zafferano del Re, i vini di Cataldo Calabretta, il riso carnaroli di Sibari di Masseria Fornara, Cantine Colacino, i caprini dell’Azienda Agricola Sant’Anna, i vini di Sergio Arcuri, i micro ortaggi di Ghea di Andrea Colicchia, i vini di Magna Grecia, il Caciocavallo di Ciminà, i vini di Le Moire, la Liquirizia Dop Nature Med e i vini di cantine Benvenuto, Suriano .

Lo chef Villella ha spesso incoraggiato e dato consigli di produzione agli agricoltori e viticoltori che oggi fanno parte di questo progetto, intervenendo nella filiera produttiva, per evidenziare valori quali filiera corta, tracciabilità, trasparenza, solidarietà, fiducia e sostenibilità.


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