Un Natale sostenibile è possibile. In questo 2020 segnato dalla pandemia di Coronavirus, si sente ancora più forte l’esigenza di un’atmosfera natalizia calda. Per queste Feste, Confagricoltura invita a riconnettersi con la natura portandola a casa propria, perché “comprare un abete vero e decorare la propria abitazione con ciclamini e Stelle di Natale è un comportamento all’insegna della sostenibilità”.

Natale sostenibile, Confagricoltura: “Scegliete alberi veri, stelle e ciclamini”

Il periodo natalizio è quello in cui si trascorre più tempo in famiglia. Tra pranzi, cenoni e giochi, l’atmosfera del Natale è davvero unica. Il 2020, però, ci porta delle Feste diverse, un po’ anomale. Le regole del Dpcm di Natale raccomandano la massima cura per limitare i contagi di Covid. Così niente cenoni, niente tavolate, niente assembramenti in casa o al ristorante.

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Per riportare il calore dell’atmosfera natalizia in casa, anche in un anno come il 2020, Confagricoltura mira alla sostenibilità. Un albero di Natale vero in casa, infatti, è un modo in più per dimostrare amore verso la natura.

“Mai come quest’anno – sottolinea Francesco Mati, presidente della Federazione florovivaistica di Confagricoltura – c’è bisogno che le prossime festività ci portino buonumore, calore e speranza. Un albero di Natale vero è l’unico che fa atmosfera. Ed è coltivato esclusivamente per l’uso natalizio, senza l’utilizzo di prodotti nocivi per l’ambiente”.

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Secondo una ricerca di settore, nel ciclo di produzione dell’abete, l’impronta del carbonio, la cosiddetta carbon footprint, è ampiamente positiva. Cosa contraria nella produzione di alberi di Natale in plastica, dove l’impatto è molto rilevante.

“Anche a Natale – conclude Mati – conta ogni azione per contribuire a migliorare la qualità della vita, la nostra salute e sostenere un comparto essenziale per l’economia italiana”.

Florovivaismo, un settore fondamentale per l’economia

La pandemia ha messo in ginocchio l’economia del Paese. Acquistare un albero di Natale, ciclamini e stelle di Natale può contribuire alla ripresa di vivai e fiorai. Il florovivaismo ha un fatturato che supera i 2 miliardi e mezzo di euro e un export che sfiora il miliardo. I periodo natalizio è quello più significativo per il settore dal momento che rappresenta il 15% degli affari.

“Anche l’acquisto in un vivaio o garden center può diventare sostenibile – conclude il presidente della federazione florovivaistica di Confagricoltura – se si sceglie di farlo non lontano da casa, alimentando così l’economia locale”.

Quest’anno i vivaisti di Confagricoltura consigliano l’Abete Normandiano o l’Excelsa (abete rosso). Per quanto riguarda le Stelle di Natale, oltre al rosso e il bianco, i floricoltori propongono l’arancione, colore simbolo di allegria e felicità.