Colle d’Oro festeggia 50 anni di ortofrutta e di profondo legame con il territorio siciliano, in particolare Ispica, dove ha sede la società, e la provincia di Ragusa. Una storia imprenditoriale avviata da Pietro Calabrese e dai suoi fratelli nel 1974 e che, nel corso di mezzo secolo, ha visto l’azienda specializzarsi nella produzione, nel confezionamento e nella commercializzazione di ortaggi in Italia e all’estero. Cinque decenni di crescita fino a diventare una OP con 17 produttori associati, 1.000 ettari complessivamente gestiti tra serra e pieno campo, uno stabilimento di 7000 metri quadrati coperti con due distinti magazzini di lavorazione (convenzionale e biologico), circa 500 addetti, e un fatturato di oltre 30 milioni di euro. Numeri che hanno permesso all’azienda di acquisire una leadership nel settore ortofrutticolo, un traguardo che sarà festeggiato domenica 15 dicembre quando, alla presenza delle istituzioni politiche e religiose, Colle d’Oro spegnerà 50 candeline insieme a tutto il personale che, dalle origini a oggi, ha contribuito a costruire la storia dell’impresa.
«In questi anni siamo sempre stati mossi da amore e passione per il lavoro, spirito di sacrificio e di squadra, senso di responsabilità e determinazione: questi sono i nostri valori e le nostre radici, che hanno sostenuto costantemente il percorso dell’azienda – commenta il fondatore di Colle d’Oro, Pietro Calabrese -. Un’azienda produttiva non può prescindere dal legame col territorio sul quale insiste, e al quale deve sempre fare riferimento».
Domenica saranno ricordate le grandi tappe della vita aziendale. Come quando nel 1990 Colle d’Oro abbracciò la difesa integrata, o come quando nel 1998 divenne tra i pionieri del biologico in Sicilia. E poi i prodotti. Anche qui il legame col territorio è forte: «La Carota Novella di Ispica Igp, sinonimo di freschezza, eccellenza e qualità, è stata un vero e proprio pilastro dell’azienda, che negli anni ha sviluppato anche la produzione di Pomodoro di Pachino Igp – spiega Calabrese -. Oggi il core-business è la zucchina, con i volumi di bio sensibilmente superiori alla produzione convenzionale proprio per rispondere alle richieste del mercato, soprattutto estero».
Rispetto delle persone, dell’ambiente e del territorio sono stati il filo conduttore di questi primi cinquant’anni, perché in casa Colle d’Oro la sostenibilità è concreta, proprio come l’ha voluta Pietro Calabrese. Oggi l’azienda è guidata dai tre figli, che sovrintendono alle sezioni portanti dell’impresa: Carmelo, il maggiore, si occupa di vendite e marketing; Salvatore coordina le produzioni, e Loredana gestisce la parte amministrativa; importante anche il ruolo del marito di Loredana, Tony Solarino, che presidia le attività di magazzino. Attorno alla famiglia Calabrese, poi, tanti altri responsabili qualificati e fidelizzati, e una forza lavoro competente e appassionata.
«Tutto questo non sarebbe stato possibile senza collaboratori di grande valore in ogni campo di attività – rimarca Pietro Calabrese -. Colle d’Oro ha, da sempre, a cuore il welfare del proprio organico, mettendo in atto iniziative volte a garantire il benessere dei dipendenti nell’ambiente di lavoro, e quello socio-economico delle rispettive famiglie. L’innovazione è sempre stata per noi una chiave di volta imprescindibile, che ha illuminato ogni percorso intrapreso».
Un percorso ispirato sempre da lungimiranza e passione che oggi guarda con fiducia alle prossime sfide e ai prossimi traguardi. E ai prossimi 50 anni.
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