Il Consiglio Ue ha dato il via libera alla nuova riforma della Politica agricola comune (pac). I vini dovranno riportare in etichetta il contenuto energetico e il Qr Code dovrà riferire ingredienti ed eventuali prodotti allergenici. Entro la fine dell’anno prossimo è previsto l’adeguamento alla nuova regola Ue.
Riforma della Politica agricola comune, cosa cambia per le etichette del vino
Tecnologia applicata alle etichette di vino. Entro la fine dell’anno prossimo dovranno riportare le calorie – valore che in media è intorno alle 70 per 100 ml -. Inoltre, grazie all’avvio dell’etichettatura digitale e-label, attraverso la scansione del Qr Code si potranno leggere ingredienti e conoscere l’eventuale presenza di prodotti allergenici.
L’accordo provvisorio sulla Politica agricola comune (Pac) è stato raggiunto a Bruxelles. Arriva dopo le proposte di lotta al cancro avanzate dalla Commissione Ue lo scorso febbraio. E’ toccato poi ai ministri dell’agricoltura e all’Europarlamento dare il via, anche se sin da subito aleggiava un “ok” di massima.
Operazione trasparenza
Dalla bozza del testo di intesa, commenta ad Alessandra Moneti dell’Ansa il segretario generale della Unione Italiana Vini (Uiv) Paolo Castelletti, “apprezziamo l’intesa raggiunta che peraltro vede il vino prodotto nell’Unione Europea, Italia compresa, in ruolo di apripista nell’operazione-trasparenza con i consumatori, senza peraltro far divenire l’etichetta un “bugiardino” con caratteri piccolissimi e in una Babele di lingue.
Soddisfazione è in particolare per questa soluzione che, grazie all’e-label, evita difficoltà per le Pmi vitivinicole e per tutte le aziende con ampia gamma produttiva sia nel confezionamento che nella gestione del magazzino e logistica. Visto che la normativa comunitaria è identica per tutti i consumatori Ue abbiamo rischiato di dover stampare in oltre 22 lingue e fare spedizioni differenziate per i mercati di destinazione, un disastro.
Accogliamo con favore anche la scelta dei pittogrammi per l’indicazione obbligatoria delle avvertenze sanitarie (logo donna incinta, logo divieto di guida in stato d’ebrezza, divieto di consumo ai minori) che diventeranno obbligatorie entro la fine del 2023″.
Via libera dal Consiglio Ue
Come anticipato, l’accordo sulla riforma della Politica agricola comune (Pac) doveva passare al vaglio del Consiglio Ue.
A dare conferma del via libera è stato il ministro portoghese Maria do Céu Antunes, presidente di turno del Consiglio agricoltura riunitosi alla fine di giugno. “Le conclusioni del processo di riforma era nell’agenda della nostra presidenza e ora siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo – ha detto do Céu Antunes – con un accordo provvisorio in Consiglio”.
Il ministro ha ricordato che ora spetta alla presidenza slovena condurre il lavoro insieme alla Commissione europea sulla legislazione secondaria.
Soddisfatto anche in ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli. “Siamo di fronte a una riforma completa della politica agricola comune – ha detto -, su cui è stato raggiunto un importante punto di incontro. Ora spetta agli Stati membri e ai produttori agricoli trarre beneficio dalla nuova Pac. Il prossimo passo sarà costruire piani strategici nazionali che dovranno essere incentrati sulla semplicità: non incrementare la burocrazia rappresenta il valore aggiunto per l’Italia. La Condizionalità sociale è sicuramente uno dei punti qualificanti della nuova Pac, insieme agli interventi previsti per la transizione ecologica del nostro sistema agroalimentare”.
“Importanti passi avanti – ha aggiunto – sono stati raggiunti sugli aspetti climatico-ambientali con particolare riferimento al sostegno finanziario per strumenti di gestione del rischio che potranno utilizzare fino al 3% dei pagamenti diretti e dei fondi dello sviluppo rurale”.
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