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Riapertura graduale per bar, ristoranti e agriturismi dal 26 aprile: il calendario e le regole
22 Apr 2021 08:04

La data fatidica del 26 aprile è ormai alle porte. Bar e ristoranti aspettano con ansia di poter riaprire le loro strutture e riprendere l’attività, ma non possiamo ancora dire che tutto sarà come prima. La riapertura graduale ha ancora alcuni punti da discutere. Vediamo il calendario e quali sono le regole.

Riapertura graduale per bar, ristoranti e agriturismi dal 26 aprile

digitale

Intanto il nuovo decreto Covid è pronto. Il coprifuoco resta alle 22. Lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha fermato la modifica al coprifuoco decisa nell’ultima cabina di regia. Il capo del governo avrebbe mostrato anche una certa irritazione sul cambio di linea, sul coprifuoco, da parte della Lega rispetto a quanto già stabilito collegialmente. Sul mantenimento del coprifuoco alle 22 si erano già espressi favorevolmente i ministri di Pd, M5S e Leu. Ristoratori e albergatori sono da tempo stanchi di queste chiusure forzate che non permettono loro di lavorare. Nessuno vuole trasgredire alle regole o rischiare di far aumentare i contagi, ma la strada per il ritorno alla normalità sembra ancora lunga.

La riapertura di bar e ristoranti per il servizio al tavolo riguarda solo poco più di 1 locale su 2 che può contare su spazi all’aperto, ma la percentuale sale al 100% nel caso degli agriturismi. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti delle nuove regole per le aperture che scattano il 26 di aprile, che consente di recuperare circa il 15% del totale del fatturato.

La riapertura in sicurezza spunta adesso come un miraggio all’orizzonte. Si procederà gradualmente e non sarà per tutti allo stesso modo. Vediamo quindi il calendario e le regole per le riaperture dal 26 aprile.

Ristoranti aperti dal 26 aprile, ma solo con dehor e fino alle 22

I ristoranti che hanno uno spazio all’esterno potranno riaprire ed accogliere i loro clienti con servizio al tavolo a partire dal 26 aprile, ma solo se saranno in zona gialla. Il coprifuoco però rimane fissato alle 22.

Questa scelta dipende dal fatto scientifico che il virus, con l’avvicinarsi della bella stagione, con la campagna vaccinale e soprattutto all’aperto, ha più difficoltà a contagiare.

“La priorità della ripresa andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto  – ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza -. Nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso”.

La notizia però provoca solo un mezzo sorriso. Innanzitutto riguarda solamente i ristoranti che dal 26 aprile si troveranno in zona gialla, in secondo luogo, lascia ancora chiusi tutti i ristoranti che non possono usufruire di un dehor. E in Italia sono tanti.

Inoltre il coprifuoco rimane alle 22, anche per i dehors. Questo significa che i clienti dovranno andare via al massimo alle 21.30 per rientrare a casa in orario. Di fatto, cenare fuori diventerebbe possibile solamente per chi abita vicino al ristorante in cui intende andare. Ecco perché è stata avanzata la proposta di spostare il coprifuoco alle 23, ma al momento nulla sembra portare verso questa strada.

La possibilità di riaprire le attività di ristorazione sfruttando gli spazi all’aperto però, precisa la Coldiretti, salva i 24 mila agriturismi italiani che possono contare su ampie aree all’esterno per assicurare il necessario distanziamento a tavola.

Alto Adige, un’app per mangiare al chiuso da aprile

decreto ristori quater, catene della ristorazione

In Alto Adige si precorrono i tempi. Il 20 aprile, infatti la giunta provinciale ha proposto il Corona Pass per poter mangiare al chiuso anche dal 26 aprile. La notizia è stata annunciata in conferenza stampa dal presidente Arno Kompatscher e dall’assessore alla salute Thomas Widmann.

Il Corona Pass è un’app da scaricare sul proprio smartphone. In questo modo si potranno segnalare le persone in possesso di un test negativo recente, quelle vaccinate e quelle guarite dal Coronavirus. Chi di loro avrà il via libera potrà accedere alle strutture, anche all’interno.

Per le persone che non hanno familiarità con gli strumenti digitali, sarà consentito l’uso di una documentazione cartacea. “Attualmente stiamo lavorando agli ultimi dettagli relativi all’operatività tecnica e pratica della app – ha spiegato Arno Kompatscher –, che sarà presentata ufficialmente nei prossimi giorni assieme alla nuova ordinanza provinciale”.

Coprifuoco alle 23, la proposta

La maggior parte dei ristoratori ritiene che dare la possibilità di aprire le proprie strutture ma mantenere il coprifuoco alle 22 limiterebbe notevolmente le cene al ristorante. Anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha avanzato la proposta di spostare il coprifuoco alle 23.

“Credo che una riflessione sull’allungare di un’ora l’inizio della chiusura – spiega il sottosegretario alla Salute Andrea Costa intervistato ai microfoni di Sky Tg24 – soprattutto consentendo la cena nei ristoranti all’aperto, possa essere una riflessione sulla quale approfondire. Credo che l’importante non è se si allungherà l’orario già dal 26 aprile o dal 1° maggio. Stiamo facendo delle riflessioni. L’importante è iniziare questa fase di riapertura, ridare speranza e fiducia ai nostri cittadini”.

Stabilimenti balneari aperti dal 15 maggio, le regole

L’estate si avvicina sempre di più e con la bella stagione ci si prepara (forse) ad andare al mare. Intanto la riapertura graduale prevede la ripartenza degli stabilimenti balneari per il 15 maggio.

Anche qui non mancano le regole da rispettare per limitare i contagi di Coronavirus. Tra gli ombrelloni della stessa fila, infatti, dovrà essere rispettata la distanza di quattro metri e mezzo. Tra ombrelloni di file diverse, invece, la distanza sale a cinque metri.

Per quanto riguarda i bar e i ristoranti all’interno degli stabilimenti balneari, valgono le stesse regole degli altri locali pubblici. Sarà consentito solo il servizio al tavolo e all’aperto.

Ristoranti al chiuso dal 1° giugno, ma solo a pranzo

trend della ristorazione, zona gialla

La riapertura è graduale. I ristoranti che hanno la possibilità di ospitare i propri clienti solamente al chiuso, infatti, dovranno aspettare il 1° giugno per riprendere la propria attività. Un discrimine di circa un mese di ritardo rispetto ai colleghi che dispongono di un dehor.

L’apertura però sarà consentita solamente fino alle 18 – si potrà quindi pranzare ma non cenare – . Inoltre, la distanza tra i tavoli salirà a due metri rispetto al metro dei tavoli all’esterno. Tale nuova misura può essere ridotta solo nel caso di installazione di barriere tra tavoli. La speranza è che una delibera del Consiglio dei Ministri sposti gli orari.

Riapertura graduale, al via fiere ed eventi dal 1° luglio

riapertura graduale

Il mondo dell’enogastronomia non è fatto solo di ristoranti, bar e agriturismi. Attorno a questo settore, infatti, ruota il mondo delle fiere e degli eventi dedicati.

Al momento però bisogna ancora aspettare prima che riprendano in presenza. La data presunta è quella del 1° luglio e varrebbero le stesse regole degli eventi al chiuso. Rimane l’obbligo del rispetto della distanza e pass vaccinale per gli eventi che comportano particolare afflusso di pubblico.

Immagini da Pixabay


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