Si avvicina il World Cocktail Day, la festa internazionale dedicata alla mixology in programma per il 13 maggio. Nuove prospettive e nuove tendenze. Se le misure anti-covid lo permetteranno, si parlerà di cocktail ready to drink, drink analcolici e low alcol, tutto accanto alla rinnovata attenzione alla sostenibilità attraverso la scelta e la valorizzazione di ingredienti del territorio.
World Cocktail Day, la celebrazione della nuova mixology tra cocktail analcolici e low alcol
Scaldate i motori, il 13 maggio ci attende la festa internazionale World Cocktail Day. La data non è causale, infatti era il 13 maggio 1806 quando venne data la prima definizione di cocktail. La definizione apparve sul tabloid di il tabloid di New York The Balance e il Columbian Repository, che descrisse un cocktail come “un liquore stimolante, composto da liquori di qualsiasi tipo, zucchero, acqua e amari “.
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“Con il lockdown- dichiara Mattia Pastori- l’offerta di questo settore è cresciuta, è diventata più competitiva e di conseguenza il prodotto medio è più alto. Nel futuro mi immagino che l’incremento continuerà e sarà sempre più connesso alle proposte di bar, ristoranti e hotel, i clienti acquisteranno cocktail in bottiglia con la cena delivery, li porteranno a casa dopo un aperitivo e il turista li sceglierà come gift al pari di una bottiglia di vino”.
Nuove tendenze
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Tra le proposte che si affacciamo sul mercato e relative all’identità territoriale spicca in particolare quella che omaggia la mediterraneità, dove sono protagonisti ingredienti tipici come il limone Sfusato, eccellenza della Costa d’Amalfi, il latte di mandorla, il pistacchio e Italicus Rosolio di Bergamotto.
Come garnish una crusta di sale e polvere di pistacchio, che regala- spiega una nota- un tocco di sapidità al drink e che riporta alla mente il profumo del mare. A proporla a Positano è Mattia Pastori, mixologist e imprenditore del beverage.
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