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Vivemu, un debutto brillante nell’anno degli eventi annullati
24 Ago 2020 15:00

La prima edizione di “Vivemu” è andata, ed è andata bene. Ci ha fatto rivivere il piacere degli eventi enogastronomici, dove condividere, scoprire piccole produzioni, approfondire la conoscenza di un territorio attraverso il vino, quello etneo questa volta, e divertirsi un po’ grazie al contingentamento delle presenze.

Lo scorso venerdì 21 agosto, nelle tenute dell’azienda vitivinicola Gambino di Linguaglossa, in provincia di Catania, si è infatti tenuto “Vivemu”. Un evento creato nell’anno in cui tutti gli eventi vengono annullati, dedicato alla valorizzazione delle eccellenze made in Sicily partendo dal vino. 

“In questo momento non bisogna fermarsi, ma continuare a fare! – esordisce Federica Milazzo, ideatrice insieme a Stefano Lo Giudice, dell’evento nonché sommelier dell’azienda Gambino, che con determinazione hanno deciso di non farsi scoraggiare dal momento e lanciarsi in una nuova avventura. – L’idea iniziale, nata post covid – continua Milazzo – era di proporre una serie di eventi a livello aziendale, per aprire (più del solito) le porte della cantina Gambino alla stampa e agli appassionati, poi le idee hanno iniziato a galoppare e siamo andati oltre. Così è nato ‘Vivemu’ con una sua identità: tutte le scelte fatte hanno avuto l’obiettivo comune di puntare un riflettore sulle eccellenze siciliane, enogastronomiche in primis, ma dando spazio anche ad arte e moda”.

Ma vediamo come si è svolta l’edizione di lancio di Vivemu di cui siamo stati media partner.

I padroni di casa, la famiglia Gambino con l’ospitalità che la contraddistingue, si sono raccontati in modo sincero e diretto attraverso le parole dei fratelli Filadelfo e Francesco, responsabile marketing, dell’enologo Salvatore Rizzuto e dell’agronomo Salvo Giuffrida. Una cantina che vede la sua forza dell’enoturismo e che da oltre 40 anni produce vini sul versante nord est del vulcano puntando sul territorio, sulle ultime tecnologie e sulla competenza delle proprie risorse umane.

Vivemu è stata l’opportunità per presentare alla stampa la 6° edizione di Sicilia in Bolle, festival sulle bollicine siciliane che dal 2015 viene realizzato a fine giugno nello splendido contesto della scogliera della Scala dei Turchi in provincia di Agrigento. A causa del covid l’evento è stato inizialmente annullato per poi essere riproposto per il 10 e 11 ottobre come presentato da Giovanni Alessi, vice presidente Ais Sicilia. Così anche per il 2020 non mancherà un’occasione di confronto per addetti ai lavori e winelover sugli spumanti provenienti da tutta l’isola. Confermate anche le masterclass sugli spumanti dell’Alta Langa e del Trento Doc.

Oltre alle visite in turni della cantina costruita 11 metri sottoterra, dalle ore 21 si sono aperti i banchi d’assaggio in  collaborazione con Sicilia in Bolle, Strada del vino e dei Sapori dell’Etna, Enoteca Regionale Sicilia Orientale, La Compagnia del Vino. Oltre il vino, i protagonisti sono stati cocktails e mixology con Volcano Gin, il primo gin dell’Etna e Giardini d’Amore. Accompagnati dalle proposte degli chef Elia Russo de “Le dodici fontane, Villa Neri”, Giuseppe Geraci del “Modì” e Massimiliano Vasta del “Vico Astemio”.

Per gli appassionati ed esperti di vino sono stati due gli approfondimenti proposti. La masterclass “Bollicine vulcaniche”, condotta da Camillo Privitera Presidente AIS Sicilia, in cui sono stati messi a confronto sette spumanti prodotti intorno al vulcano. Sette diverse espressioni del territorio, quasi tutti prodotti secondo metodo classico, a valorizzare il Nerello Mascalese alcuni e il Carricante altri. Tutti testimonianza dell’alto livello qualitativo della spumantistica sull’Etna e delle potenzialità di questo territorio unico. Interessante novità Apum di Cantine di Nessuno. Ci ha colpito per la sua freschezza il Sosta Tre Santi 2017 di Nicosia, per la sua acidità tagliente il Maria Gambino 2013 (48 mesi sui lieviti) e l’Extra Brut 2011 di Murgo per la sua complessità e armonia.

La seconda masterclass “Gambino en primeur” è stata condotta da Mariagrazia Barbagallo delegata AIS Catania e Gioele Micali delegato AIS Taormina, con la presenza dell’enologo di casa Salvatore Rizzuto. Una doppia degustazione verticale ed inedita: prima i tre spumanti metodo classico Maria Gambino – due dell’annata 2013, uno con affinamento sui lieviti di 48 mesi e l’altro di 60 mesi, e il terzo dell’annata 2014 con affinamento 48 mesi; a seguire la verticale sull’Etna Bianco Doc Tifeo, per le annate 2019, 2018, 2017, 2016 e 2014, a testimonianza delle capacità evolutive dell’Etna Bianco di casa Gambino. Eccellente l’espressione delle annate 2016 e 2014.

Si è parlato di prima tappa di Vivemu, abbiamo chiesto a Federica Milazzo un’anticipazione: “La prima edizione è stata focalizzata sul territorio più vicino a noi, l’Etna. Ma l’idea è quella di un evento itinerante, che abbracci tutte le eccellenze siciliane e che viaggi per tutta l’isola. Per quest’anno l’evento è andato come lo immaginavo, la risposta di produttori e visitatori è stata molto positiva. Questo mi sprona nel pensare già alla prossima edizione, per migliorarla e renderla ancora più ricca. L’appuntamento è per il prossimo anno”.


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