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Primavera al mercato, le basse temperature aumentano i prezzi dei prodotti di stagione
27 Mar 2021 08:04

Il mercato ortofrutticolo profuma di primavera. La stagione più fiorita dell’anno è arrivata ma le basse temperature delle ultime settimane, in Italia, trasportano ancora a tempi invernali. Ne risente il listino dei prodotti di stagione, i cui prezzi sono ancora più alti della media.

La primavera al mercato fa i conti con le basse temperature

L’arrivo della primavera si legge al mercato grazie all’arrivo dei primi prodotti di stagione. Spiccano asparagi e fragole, ma anche fave e carciofi. I prezzi però sono ancora alti a causa delle temperature invernali nonostante il periodo.

I listini dunque risentono delle basse temperature di questo ultimi giorni e rispetto allo scorso anno registrano aumenti anche doppi. Lo rivela all’Ansa la Borsa Merci Telematica Italiana analizzando i listini all’ingrosso di alcuni prodotti caratterizzati da un andamento produttivo piuttosto regolare, nonostante qualche eccezione.

Asparagi e fragole svettano nella classifica stilata da La Borsa della Spesa dei Bmti sui dati rilevati nei mercati all’ingrosso della Rete di imprese Italmercati. Due prodotti che hanno risentito in qualche modo del clima degli ultimi mesi.

Prima di poter godere delle primizie di stagione, quindi, dobbiamo fare i conti con il portafogli. Mangiare prodotti freschi in questo periodo potrebbe essere molto costoso.

Primavera, il freddo fa aumentare i prezzi: i listini

Gli asparagi hanno prezzi all’ingrosso al di sopra della media stagionale. Oscillano infatti tra i 4 e i 5 euro/chilo, perché l’aumento della richiesta non è ancora accompagnato da una produzione abbastanza elevata a causa delle basse temperature notturne. Per le fragole, invece l’aumento di produzione ha portato ad un ribasso del prezzo che oscilla tra i 4 e i 5 euro/chilo.

Analizzando le altre produzioni, in cima alla classifica de La Borsa della Spesa per la buona qualità e i prezzi medio-bassi ci sono i cavolfiori che vanno da 0,70 a 1,20 euro/chilo per i quali si è verificato un calo della domanda tipico di questa stagione.

Per quanto riguarda i carciofi, di listino 0,88% euro al chilo, bene la produzione ad eccezione della Sardegna per il freddo dell’ultimo periodo; un prodotto che lo scorso anno è rimasto penalizzato dalla chiusura del canale della ristorazione che ne fece crollare la domanda e di conseguenza, anche i prezzi.

Quotazioni medio-alte anche per le fave, 1,95 euro al chilo e per gli asparagi (+12,5% rispetto allo scorso anno), a causa di una scarsità della produzione centro-settentrionale e pugliese dovuta alle temperature notturne ancora fredde.

Bene anche i radicchi la cui produzione è in esaurimento poiché l’aumento della temperatura sta portando rapidamente alla fioritura del prodotto limitandone la produzione. Trend in salita anche per gli agretti con prezzi in aumento del 40% rispetto a un anno fa e un livello basso della domanda.

Più contenuti i listini delle zucchine nonostante l’abbassamento delle temperature delle ultime settimane, con 1,18 euro al chilo (+0,8% rispetto al 2020). Altro prodotto di stagione sono i fiori di zucca con prezzi in calo del 20% rispetto allo scorso anno. Così anche i primi piselli freschi, la cui produzione al Sud è rallentata per il freddo con listini del 28,8% rispetto a un anno fa.

Per quanto riguarda la frutta, invece, ci sono le arance rosse tarocco ottime per spremute, grazie alla loro qualità, con prezzi nella media per i calibri maggiori che vanno da 1,20 a 1,50 euro/chilo. Molto buone anche le mele con listini medi che vanno dal 1,40 a 1,50 euro/chilo per il calibro maggiore.

 


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