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Mercato internazionale del vino: Quale futuro? (Parte1)
26 Mar 2020 09:17

Forse siamo ancora troppo scioccati da quanto sta accadendo per pensare al futuro, ma se c’è una cosa che ho imparato da imprenditrice negli Stati Uniti è che la velocità nell’adattarsi a una nuova situazione può fare la differenza tra la sopravvivenza, la chiusura definitiva o il rilancio di un’azienda. Siamo proprio in uno di quei momenti storici in cui questa capacità è più che mai preziosa, indispensabile, vitale. Gli effetti sull’economia del Coronavirus stanno già picchiando duro anche qui, oltreoceano, la mia seconda patria, the land of opportunities, la terra delle opportunità. Il solo settore della  ristorazione stima una perdita di 225 miliardi di dollari e un taglio di 7 milioni di posti di lavoro da Est a Ovest della nazione. Con i provvedimenti di lockdown messi in atto da alcuni dei più  importanti Stati (economicamente parlando), ovvero California, New Jersey, Washington e New York, e promossi anche da altre zone degli Usa con focolai di contagio attivi, di fatto ristoranti, pub, hotels e cantine stanno fronteggiando mesi di chiusura totale, come succede anche in Italia e in buona parte dell’Europa. 

Ciò che mi ha affascinato in questo quadro drammatico è come le aziende del settore si siano inventate in poche ore dei modelli di business alternativi per cercare di tamponare le perdite e per adattarsi alla nuova situazione di mercato che è destinata a durare molto più di qualche settimana. Ecco allora una sintesi di spunti e iniziative per chi lavora nel settore del vino o della ristorazione e può approfittare di questo tempo sospeso per riorganizzarsi e pensare al futuro. Perché penso che molte di queste pratiche e nuovi servizi possano essere la nuova frontiera del mercato del vino in futuro, in un mondo che sta volgendo, volente o nolente, sempre di più verso la digitalizzazione. Possono essere un’opportunità di espansione e di crescita, perché dopo ogni crisi, c’è sempre la risalita e dobbiamo essere pronti. 

LE DEGUSTAZIONI VIRTUALI e I WINE CLUB

Non mi dilungherò nel raccontarvi che il 90 per cento delle cantine si è organizzato per le consegne a domicilio o le spedizioni gratuite e le vendite online, perché si tratta di un servizio che le aziende americane offrono da anni ai propri clienti, sotto forma anche di abbonamenti o wine clubs. Mi sorprende come molte cantine in Italia abbiano esplorato questa opzione solo ora, perché costrette. 

Ciò che molte aziende nei giorni scorsi hanno implementato è la vendita online di veri e propri pacchetti per la degustazione virtuale. Un esempio di successo è Parallel Winery in Napa Valley, California, che offre sul proprio sito web pacchetti di degustazioni online, spediti a casa, con vini, note tecniche, suggerimenti per l’abbinamento con il cibo e la possibilità di prenotare una degustazione guidata via Skype o altri canali web direttamente con l’enologo o il personale della cantina. Inman Family winery in Sonoma Valley ha programmato invece una serie di appuntamenti in diretta su Facebook intitolati “Meet the Maker”, per accedere alle dirette su Facebook basta  acquistare un pacchetto di  tre vini (tre rose’, tre Pinot Noirs, o una selezione di bianchi, rossi  e  rosati) e verranno poi fornite per email le indicazioni per accedere al webinar con il produttore. Dirty and Rowdy in Santa Rosa, Sonoma county, organizza su Instagram dei  veri e propri dibattiti live con il personale della cantina e chi ha acquistato i vini online. Una sorta di appuntamento sociale per appassionati, via web, durante i quali ci si scambiano opinioni sui prodotti, si raccolgono richieste e si impara  direttamente dall’enologo o dal viticoltore le tecniche di produzione e le scelte creative. Sono solo alcuni esempi che possono essere presi come spunto da adattare al proprio prodotto e alla propria clientela. 

In questo momento un altro strumento da considerare è il wine club: molte cantine negli Usa fidelizzano i propri clienti privati offrendo una sorta di abbonamento su base mensile o trimestrale che garantisce la spedizione automatica di una prefissata quantità di vino con cadenza da concordare. Chi aderisce al wine club ha notevoli vantaggi, come le spese di spedizione gratuite, uno sconto sul prezzo delle bottiglie e il diritto di anteprima sulle nuove uscite. Se vi interessa l’argomento ho registrato un intero episodio del mio podcast su questo tema. (1.Continua)


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