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Le aragoste bollite vive soffrono, lo chef Locatelli: “Le ho sentire gridare, bisogna stordirle”
03 Set 2020 07:55

Cucinare le aragoste immergendole in acqua bollente mentre sono ancora vive accende da tempo numerose polemiche. Lo chef Giorgio Locatelli si inserisce nel dibattito portato avanti dai veterinari inglesi e propone di stordirle prima di cucinarle. Recenti studi, infatti, hanno dimostrato che questi molluschi subiscono traumi e gli chef sono stati messi sotto pressione per trovare metodi più umani per cucinarli.

Le aragoste bollite vive soffrono, Locatelli: “Le ho sentite gridare”

Il processo per uccidere un’aragosta in acqua bollente può richiedere fino a 15 minuti. Tempo durante il quale, questi animali subiscono delle atroci sofferenze. Per questo motivo, lo chef Giorgio Locatelli si schiera con i veterinari inglesi secondo i quali bisogna anestetizzare le aragoste prima di cuocerle.

Gli studiosi propongono di bandire per legge questo crudele metodo di cottura e alleviare così le sofferenze di questi molluschi. “Le ho sentite gridare”, ha affermato il popolare giudice di Masterchef raccontando il suo punto di vista sulla cottura dei crostacei.

Locatelli ha anche ammesso di utilizzare l’anestesia già da anni, da quando avrebbe rischiato il divorzio con la moglie. “Molti anni fa mia moglie ha visto uno chef mettere un’aragosta viva in una pentola nella nostra cucina e mi ha quasi chiesto il divorzio”, ha raccontato Locatelli al Daily Mail.

Il dibattito sulla cottura delle aragoste è molto acceso in Gran Bretagna. La British Veterinary Assosiation, negli ultimi tempi, ha sollevato nuovamente la questione. Sta, per la prima volta, prestando il suo peso agli appelli per proteggere aragoste e granchi. Le ultime prove scientifiche, infatti, dimostrano che i molluschi sono senzienti.

Essere bolliti vivi è un destino raccapricciante per qualsiasi animale, ma per secoli è così che abbiamo cucinato le aragoste, convinti che non sentissero dolore. L’associazione, che rappresenta più di 18.000 veterinari, vuole che diventi obbligatorio per gli chef stordire le creature prima che vengano uccise e cucinate.

Lo chef della Locanda Locatelli di Londra spiega di utilizzare già da anni uno stordimento tramite dispositivi elettronici per le aragoste. Secondo il parere di molti, questi congegni, inoltre, migliorano la carne delle aragoste. Questi crostacei infatti tendono a rilasciare ormoni sgradevoli se posti sotto stress.

“Secondo me – ha spiegato Locatelli -, non solo è più umano, ma migliora anche la qualità della carne. Molti anni fa mia moglie ha visto uno chef mettere un’aragosta viva in una pentola nella nostra cucina e ha quasi divorziato da me. Da allora abbiamo utilizzato una macchina straordinaria”.

Stordire i crostacei prima di immergerli in acqua bollente

Anche Gary Jones, capo chef esecutivo di Le Manoir aux Quat’Saisons di Raymond Blanc nell’Oxfordshire, ha affermato di aver utilizzato da anni uno straordinario dispositivo da 3.200 sterline.

“È molto veloce, efficiente e facile da usare – ha detto -. A nessuno piace cucinare aragoste e granchi vivi e non solo questa macchina è più umana dei metodi tradizionali, ma stiamo notando un miglioramento della qualità del prodotto”.

“Ci definiamo una nazione di amanti degli animali – ha dichiarato Maisie Tomlinson di Crustacean Compassion -, ma i granchi e le aragoste sono gli animali dimenticati dalla Gran Bretagna. Ciò che accade loro al massacro è crudele e inaccettabile. A meno che questi animali non siano stati storditi elettronicamente, possono essere necessari fino a tre minuti prima che un granchio muoia in acqua bollente e anche di più per un’aragosta.

La Svizzera è stata il primo paese a imporre il divieto di cucinare crostacei vivi nel 2018 e da allora Norvegia, Nuova Zelanda, Austria e parti dell’Australia hanno seguito l’esempio.


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