I giovani italiani amano sempre di più cibi lontani dalla nostra tradizione, come il sushi. Di pari passo cresce anche la loro attenzione alla sostenibilità e alla provenienza dei prodotti. È quanto emerge da un’analisi sulla cosiddetta “Generazione Z” e i Millennials.

Generazione Z e Millennials, sì al sushi ma con attenzione a sostenibilità e provenienza

Lo studio di mercato è stato realizzato da Next Gen Lab del Gruppo Iaki e da Beyond Research. La ricerca evidenzia che i driver che influenzano maggiormente le scelte dei giovani sono la sostenibilità e la provenienza. Le interviste online hanno coinvolto 3.260 ragazzi e ragazze appartenenti alla Generazione Z (14-24 anni) e i Millennials (25-35).

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L’83% dei giovani preferisce infatti consumare prodotti con confezioni riciclabili, con origine da allevamenti a basso impatto ambientale e che non sfruttino i produttori. Per l’84% di loro, inoltre, è importante il made in Italy, le materie prime controllate e certificate, prodotti a chilometro zero e una filiera sostenibile.

Con i risultati dell’indagine emerge inoltre che l’81% dei Millennials cerca ispirazione per i propri piatti nei media, prevalentemente nei siti web (57%) e nelle pagine social (55%). Solo il 24% si lascia ispirare dai programmi dedicati alla cucina che spopolano in tv. Seguono la tradizione e le esperienze di viaggio o fatte al ristorante (70%). Il 31% inventa e sperimenta.

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L’influenza dei media colpisce anche la fascia più giovane, sempre più condizionata – spiega una nota – dai canoni estetici mostrati in tv e sui social. Infine gli over 25, la cui maggiore disponibilità di spesa li porta spesso a mangiare fuori casa con una propensione a sperimentare cose nuove e insolite facendo registrare un consumo abituale di cibi etnici (72%).

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Vincitrice indiscussa è la cucina giapponese, preferita dal 54% dei Millennials. Seguono la cucina statunitense (36%) e quella cinese (36%).