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Api selvatiche da miele, arriva un’app per riconoscerle e censirle
08 Ago 2020 18:47

Censire la distribuzione e la sopravvivenza delle api selvatiche da miele in Europa si può. La Fondazione Edmund Mach (Fem) ha sviluppato “BeeWild”, una applicazione per cellulari con una guida per riconoscere le api da miele. Inoltre, attraverso una tipica azione di Citizen Science, consente di segnalare la posizione delle api e inviare fotografie ad un team di esperti per avere una conferma.

Api selvatiche da miele

Da tempo ormai si sottolinea l’importanza delle api all’interno dell’ecosistema. La loro sopravvivenza sul pianeta, però, è in pericolo. Ecco perché conoscere la reale distribuzione delle colonie di Apis mellifera che vivono allo stato selvatico è molto importante. L‘iniziativa lanciata da Fem risulta pertanto molto interessante.

La Fem sottolinea che i dati raccolti dalla app saranno utili per comprendere l’attuale distribuzione di questa fondamentale specie allo stato selvatico. Operazione che acquista una rilevanza maggiore considerando che da alcuni decenni questa specie di api era considerata estinta. Si pensava, infatti, che le uniche api da miele fossero quelle allevate dagli apicoltori.

Studiare la posizione di queste colonie selvatiche permette di individuarle e prelevarle dai loro ambienti. In questo modo, attraverso i fuchi, si possono trasmettere le loro caratteristiche positive alle api gestite da apicoltori nella stessa zona. 

“BeeWild”: un’app per riconoscere e censire le api

Il progetto BeeWild è stato ideato dal gruppo api del Centro trasferimento tecnologico di Fem ed è stato realizzato dal personale dell’unità Agrometeorologia e Sistemi Informatici con la collaborazione del Centro ricerca e innovazione. Per la gestione del flusso di segnalazioni che giungeranno attraverso BeeWild, Fem si avvarrà della collaborazione di World Biodiversity Association onlus, da alcuni anni impegnata concretamente nel campo delle api e dell’apicoltura.

L’app BeeWild  è gratuita e disponibile sia per dispositivi Android che per iPhone. Al momento funziona sia in italiano che in inglese, ma si prevede di implementarla presto con le altre lingue europee.


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