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Api, l’allarme di Greenpeace: “Una strage a causa dei pesticidi: morti 8 milioni di esemplari”
04 Nov 2020 07:50

Greenpeace denuncia una vera e propria “strage di api a causa dei pesticidi”. Sarebbero morti almeno 8 milioni di esemplari. Per questo, con le ipotesi di reato di inquinamento ambientale e danneggiamento, alcune associazioni di apicoltori hanno depositato una denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica.

La notizia arriva da Greenpeace Italia in un post pubblicato sul sito dell’organizzazione ambientalista.

Intanto, come previsto dalla normativa vigente, in questo periodo i proprietari e i detentori di alveari sono tenuti al Censimento annuale delle api e l’scrizione all’Anagrafe apistica.

Api, l’allarme di Greenpeace: “Una strage a causa dei pesticidi

La denuncia è scattata lo scorso 30 ottobre da parte dell’Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani (U.N.A.API.), Apilombardia e Apicoltori Lombardi.  “Si riferisce – spiega Greenpeace – ad una moria di api avvenuta ad agosto in Lombardia nel territorio tra i Comuni di Azzanello (CR), Genivolta (CR), Villachiara frazione di Villagana (BS), Borgo San Giacomo (BS)”.

“Si tratta di comuni a cavallo del fiume Oglio, zona storicamente agricola dove si trovavano campi di mais e soia – si legge -, destinati a diventare mangime per animali stipati in allevamenti intensivi. Un’apocalisse per questi impollinatori, che si è scatenata tra l’8 ed il 12 agosto con la morte di circa 8 o 9 milioni di api”.

Pesticidi nocivi

Greenpeace rivela poi che “i campioni prelevati dai veterinari delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e i Carabinieri Forestali, chiamati dagli apicoltori, evidenziano la presenza costante di due principi attivi. Si tratta di indoxacarb e chlorantraniliprole, sostanze usate per diverse formulazioni commerciali di insetticidi, utilizzati su mais e altre colture”.

“Fattori quali pesticidi e pratiche agricole dannose” ribadisce Federica Ferrario, responsabile agricoltura Greenpeace Italia, “stanno contribuendo ad accelerare la scomparsa di api e insetti, i quali svolgono funzioni importanti negli ecosistemi”.

Per questo secondo Greenpeace “vanno profondamente modificate le pratiche agricole intensive, e come indicato anche nella strategia europea Farm to Fork (dal produttore al consumatore) diminuito il ricorso ai pesticidi in agricoltura fino alla totale eliminazione”.

Inoltre “servono misure collegate alla nuova PAC (Politica Agricola Comune) che includano nuovi criteri e nuovi approcci produttivi in campo agricolo”.

Api, al via il censimento nazionale

Come previsto dalla normativa vigente, i proprietari e i detentori di alveari sono tenuti al Censimento annuale delle api. Inoltre devono impegnarsi ad aggiornare la consistenza e la dislocazione di Apiari, Alveari e Sciami posseduti. Lo ricorda la FAI – Federazione Apicoltori Italiani, specificando l’obbligo di denuncia e iscrizione all’Anagrafe Apistica Nazionale del ministero della Salute.

Obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe apistica

Ogni anno il censimento nazionale delle api si effettua nel periodo compreso tra il primo novembre ed il 31 dicembre. Nell’aggiornate la dislocazione di Apiari, Alveari e Sciami, i proprietari sono tenuti anche ad indicare  l’indirizzo e le coordinate satellitari.

La FAI evidenzia inoltre che chiunque contravvenga all’obbligo di denuncia o comunicazione di variazione della consistenza di alveari può incorrere nel pagamento di una sanzione amministrativa. Le multe, in base alla legge 28 luglio 2016, n. 154, art. 34, comma 2, possono andare da 1.000 a 4.000 euro. Quanti non siano iscritti all’Anagrafe delle api, infine, non possono attribuirsi la qualifica di “Apicoltore”. In questo modo decadono anche dal beneficio dei finanziamenti previsti per gli operatori del comparto.

La Federazione rende inoltre noto che chiunque fosse interessato a ricevere supporto per l’iscrizione e l’aggiornamento dei propri dati in Banca Dati dell’Anagrafe Apistica Nazionale può rivolgersi alle Sedi e Associazioni territoriali degli Apicoltori o direttamente alla FAI-Federazione Apicoltori Italiani.

 


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