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Aalto Part of Iyo riapre a Milano con la cucina senza confini dello chef Takeshi Iwai
27 Giu 2020 20:59

In piazza Alvar Aalto a Milano, al primo piano della Torre Solaria, è tempo di grandi novità. Il vento della rinascita, dopo il lockdown, ha fatto germogliare il seme del ristorante Iyo Aalto, che cambia brand e diventa Aalto Part of Iyo. A guidare questo nuovo corso sarà lo chef giapponese Takeshi Iwai.

Una delle tante mosse azzeccate da Claudio Liu, patron di Iyo Experience, unico ristorante etnico in Italia a potersi fregiare della stella Michelin, così come delle sue creature Aji e Aalto. Aperto a novembre del 2019, il ristorante è stato costretto a chiudere a marzo per via del lockdown, ma il 18 giugno ha riaperto le porte e acceso i fornelli con un carico di novità.

Innanzitutto uno sdoppiamento, che ne marca l’identità: da una parte il ristorante gastronomico Aalto Part of Iyo e dall’altra il sushi banco edomae Iyo Omakase. Se da un lato il Sushi Banco Iyo Omakase rimane sostanzialmente invariato rispetto al periodo precedente alla pandemia, il ristorante gastronomico Aalto Part of Iyo si affida alle mani e all’esperienza dello chef Takeshi Iwai.

Takeshi Iwai

Ostriche e latticello. Foto dal profilo Facebook di Takeshi Iwai

Il suo nome è già noto nel mondo dell’alta ristorazione. Quarantuno anni, di Ibaraki, prefettura poco a nord di Tokyo, chef Iwai è arrivato in Italia tredici anni fa. Si è distinto per diversi anni alla guida della cucina di Ada e Augusto, in Cascina Guzzafame, a Gaggiano. Quando alla fine del 2019 ha interrotto questo suo percorso, il cuoco giapponese ha deciso di mettersi in gioco, con la sicurezza di un bagaglio lavorativo di alta qualità, grazie alla collaborazione con nomi del calibro di Pino Cuttaia e Anthony Genovese, passando per Silvio Giavedoni e Luciano Monosilio.

L’incontro con Claudio Liu è stato determinante per l’inizio di questa nuova avventura dello chef Takeshi Iwai. L’imprenditore di origine cinese, infatti,  insieme ai fratelli Marco e Giulia, ha saputo creare un circuito di ristorazione efficace, svincolato da schemi precostituiti, aperto alle influenze del mondo e marcatamente originale, perfettamente in sintonia con la cucina di Takeshi Iwai.

Prima dello stop obbligato, il ristorante nella Torre Solaria ha avuto solo qualche mese per farsi conoscere, ma adesso riparte in grande stile. Una cucina trainata dalla piena libertà. Partendo dalla materia prima di qualità, Takeshi Iwai proporrà ai commensali combinazioni inedite, che mirano a raggiungere l’equilibrio tra tecnica, ricerca e gusto.

Il ristorante propone due percorsi di degustazione, ma si può ordinare anche alla carta con quattro proposte per tipologia, che cambiano in base alla disponibilità dei prodotti e alla loro stagionalità. In carta gli antipasti spaziano dai 28 ai 40 euro, i primi dai 30 ai 38; si sale con i secondi, tra 35 e 45, mentre i dessert sono proposti a 15 euro, tra cui una torta di rosa e un tiramisù.

Cannolicchi, asparagi e camomilla. Foto dal profilo Facebook di Takeshi Iwai

Il primo menù degustazione, da otto portate, ha un costo di 135 euro e prevede: scampi e semi; ostriche e latticello; cannolicchi, asparagi bianchi e camomilla; anguilla, tataki di manzo e liquirizia; spaghetti con vongole alla tsukemen; risotto aspro, gemme di pino e gelato di ostriche; filetto di manzo alla brace, fiori di sakura; sfoglia al cioccolato e gelato al latte affumicato. Il secondo, da 5 portate, costa 110 euro e comprende: scampi e semi; anguilla, tataki di manzo e liquirizia; spaghetti con vongole alla tsukemen; filetto di manzo alla brace, fiori di sakura; sfoglia al cioccolato e gelato al latte affumicato. E ancora battuta di manzo e pomodoro, cotoletta di ricciola e ostrica; ma anche pisarei con verdure estive e risotto allo zafferano con gemme di pino e tagete.

La ripartenza coniuga novità e sicurezza sanitaria. Il ristorante, infatti, adotta tutte le precauzioni igieniche necessarie, a partire dalle mascherine con il nuovo logo indossate da personale, un presidio progettato dal Politecnico di Milano e realizzato in Pnt, un particolare tessuto a tre strati.

All’interno di Aalto Part of Iyo, Giappone, Italia e mondo si intrecciano in un’esperienza senza confini, capace di portare a tavola sapori unici.

Immagine di copertina di Brambilla/Serrani


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